Apr 072017
La scopa di saggina
Fino a qualche decennio fa la lavorazione della saggina era l’attività preminente dei castelnovesi.
Questa piccola pianta forniva seme utile come becchime per gli animali e il fusto per la realizzazione dei scope. Erano scope fatte a mano, in maniera rudimentale.
Per la lavorazione erano necessari vimini e manici di legno che i contadini ricavavano dai numerosi alberi di Vinco che crescevano lungo i fossi.
Le scope di saggina erano molto adatte per spazzare pavimenti di mattoni. La vecchia scopa di saggina è stata per questa comunità un supporto economico importante.
Oggi conserva un carico di poesia e di storia sociale di tutto rispetto.
Mauro Gasparrini
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